È agosto, un altro anno e un'altra fantastagione sono passati senza quasi accorgersi che, signori, abbiamo un Vincitore!
So che tantissimi di voi (uno) stavano aspettando questo momento con l'ansia tipica di chi non vede l'ora di vedersi riconosciuti i propri meriti.
Quindi diciamo tutti fortissimo in coro: BOBO!
Stavolta però vi voglio regalare un'approfondita e pertanto noiosissima analisi tecnica sul campionato passato. Sì, perché ci sono da dire cose ovvie (bravo Corte, bravi tutti, viva la figa e i Royal in B) e altre meno ovvie.
Diciotto campionati sono proprio tanti e tante cose si imparano, se non sei il Marcia.
Allora cominciamo dicendo che questo è stato probabilmente il torneo più equilibrato della storia della Sega, il che significa da un lato che non c'erano squadre nettamente più o meno forti delle altre, e quindi ogni domenica poteva capitare di tutto. Dall'altro però significa che nessuno si possa veramente dire dominatore della stagione. Un po' alla maniera dell'ultima Serie A, anche nella Sega i primi due hanno fatto corsa a sé per buona parte della stagione, salvo arenarsi sul finale in una serie di risultati abominevoli che non sono costati loro la vita solo perché quelli dietro continuavano a fermarsi da soli.
Non si era mai vinto un campionato facendo meno di 50 punti. Anzi sì, una volta, quell'anno che si giocò in sette.
L'ultima emblematica giornata vedeva Bobo (45) e Atletico (44) scontrarsi contro le ultime due della classe, le già retrocesse Royal (29) e Silicon (26). E come ti va a finire? Che le prime, prese dal furore agonistico di chi si gioca tutto in novanta minuti, perdono entrambe, lasciando la classifica inalterata e regalando al mister Cortesi il quarto trionfo e qualche goccia di sudore sulle tempie.
Bravo Bobo allora, perché alla fine chi vince ha sempre ragione.
E stavolta vince grazie ad una sapiente applicazione del principio del mercato libero, cioè "alle buste non gioca nessuno e allora ogni settimana mi prendo a 1 tutti i migliori del campionato". Con questo metodo hanno vestito il giallonero personaggi del calibro di Barrientos, Pepe, Schelotto, Lulic, Legrottaglie, Mauri. In pratica la formazione titolare di maggio.
Considerazione finale: l'asta iniziale la puoi anche sbagliare, se sei pronto a tutto quando viene martedì sera.
Chi perde lo scudetto nel modo in cui l'aveva vinto l'anno scorso è l'Atletico.
Nonostante la rivoluzione estiva alla fine il Presidentissimo si è confermato ai vertici grazie a qualche nuova intuizione delle sue, tipo Denis (mea culpa), Rigoni e Borini. All'ultima giornata poteva vincere o poteva perdere. L'anno scorso ha vinto, quest'anno ha perso, ma è sempre lì.
Il settimo sigillo sarebbe stato leggenda, così invece rimane solo vincitore morale ai punti (e non di poco) e in sala stampa.
Del gioco a perdere dei capiclassifica non ha saputo approfittare nessuno, e ora vi dico in due parole il perché.
La Viola dei 500 crediti finisce terza dopo un po' di tentativi a vuoto. Non che sia il massimo se sei il Paperone della Lega, ma stiamo migliorando. Purtroppo ancora una volta il contabile Marcianò si rivela nefasto mentore per svariati ex-campioni: così quest'anno cadono vittime del Brizzolato i vari Cissé, Birsa e Mutu.
E il Derthona a momenti viene comprato dal Villalvernia (non ricordo in città un'umiliazione più grande dai tempi dei sassi).
In un mondo ideale i Wild Boys non avrebbero mai potuto perdere questo scudetto. Ibra, Milito, Palacio, Vucinic era praticamente la classifica cannonieri della A. Ma ancora una volta si dimostra che se non ti presenti con una squadra all'altezza in ogni reparto e se sbagli formazione una volta su due, allora alla fine piangi. E magari arrivi quarto.
Agli antipodi tattici dei Boys si è posizionato l'Hellraiser, che è quinto per il secondo anno di fila. La scelta di centrare la campagna acquisti sul centrocampo ha dato i suoi frutti, nel senso che in mezzo si era insuperabili con Pirlo e Giovinco a dettar legge, ma davanti non segnava nessuno. Un po' meglio dopo il mercato invernale, tanto che il Dallera recriminerà nella sua cameretta sia per averlo potuto svolgere in ritardo, sia per essere stato l'unico in quell'occasione a vedere via Skype la pelata di Fez. Ai nipotini si potrà solo raccontare fieri che nella classifica a punti si è finito solo a -2 dai Campioni.
Il nuovo sodalizio Nick-Pedro si è alfin salvato con relativa tranquillità, regalando una prestazione migliore di quanto il nome Squirteam potesse far sperare alla vigilia. Qualche bella sorpresa con Osvaldo, Nocerino e Muriel (presi per due lire) lascia ben sperare per il futuro. La squadra è giovane e potrebbe crescere, anche se i tempi dello scudetto erano altra roba.
Capitolo retrocessi, uno: ci fu un giorno, che era inverno, che Fez dichiarò nella bacheca "Processo Light" che i suoi Royal stavano arrivando, e avrebbero presto ripreso Atletico e Bobo. Lì è cominciato il baratro. Unica nota positiva: quest'anno si è sempre data la formazione. Ma non è bastata al Fez Secondo neanche la serata di Skypemercato in cui la Lega ha superato ogni suo limite tecnologico pur di permettere al lancere di partecipare da casa sua insieme a Rebecca.
Capitolo retrocessi, due: chi invece non è stato presente alla serata online di febbraio, alla faccia dei programmi aziendali di telelavoro, è il Siliconato ingegner Raymond. Rimasto legato alle lune di Snejider e Hernanes e alle mancanze da 96 crediti di Forlan, il Silicon non ha mai lasciato le retrovie, guadagnandosi ahilui la seconda meritata retrocessione.
Così quel che rimane dal campionato 2012 è l'annoso e irrisolto dilemma: alla fine vince il più bravo o il più fortunato? Lo stratega o lo scommettitore? Chi ha fiuto o chi ha culo?
Rispondo una volta per tutte, così se leggeste potreste dirmi che non capisco niente.
Non ci sono dubbi che le combinazioni astrali abbiano un ruolo determinante sull'andamento di una stagione. Gli incroci favorevoli di calendario, i rinvii delle partite, i rigori sbagliati, le vittorie o le sconfitte per mezzo punto sono tutti elementi che cadono nella sfera dell'imponderabile. Ma non mi convincerete mai che queste variabili non siano parte anche della realtà del calcio. Né che si possano accumulare unidirezionalmente verso una squadra sola.
Se su 18 campionati 15 sono stati vinti da 3 sole squadre, se negli ultimi due anni le prime due e le ultime tre sono rimaste le stesse, significa che al netto dell'imprevedibilità di Madre Natura non tutto avviene per caso.
La buona sorte può far la differenza tra un primo e un secondo posto (come uno spareggio o un millesimo) ma da sola non ti porta da nessuna parte. Centra qualche mossa in estate, scegli bene e spendi poco all'asta e poi stai sul pezzo durante l'anno per pescare i migliori elementi liberi del campionato.
Purtroppo ora che vi ho detto i Segreti Definitivi del Fantacalcio, dovrò uccidervi.
E alla fine siamo arrivati ad agosto.
Ma al primo agosto ancora non si sono firmati contratti. Nessuno scambio all'orizzonte. Tante proposte respinte e poca voglia di rischiare. Le casse sono piene di crediti e tanti presidenti possono ormai tenersi i propri pupilli.
Meglio, peggio, mah? Il rischio è che di questo passo possa diventare smorto il mercato estivo tanto quanto noiosa l'asta. Se vogliamo pensare a un modo per rimettere pepe sulla coda delle società il momento di farlo è ora.
Con l'inizio della nuova stagione, ora gli anni della nostra vita passati con la Lega Sega sono più di quelli passati senza. Una svolta epocale, una sorta di nuovo Anno Zero del Seganesimo. Possiamo finalmente dividere la nostra esistenza in a.S. e d.S. (avanti Sega e dopo Sega).
Con i diciotto anni arrivano la patente, la maturità, le responsabilità, le colpe (spesso in ordine inverso). Così anche per la Sega è giunto il momento di raggiungere i suoi obiettivi: un torneo senza magnufole, un Tutor per Nick, una vittoria della Viola.
Non si può dire che non si sia cominciato bene.
Il mercato estivo non ha lasciato strascichi polemici né strascici polemichi, il Marcia ha messo su una bella squadretta e la New Team ha cambiato assetto societario con l'ingresso del nuovo D.S. Pedro. Poi però purtroppo i due hanno deciso di chiamare il nuovo sodalizio Squirteam. Insomma, nessuno è perfetto.
Il Praticar Saloon apre i battenti il giorno sei. Giungono i Presidenti, per lo più già imbevuti di Spritz. In nove con nove macchine, che Vivalevernici visto da fuori sembra un concessionario. O uno sfasciacarrozze. Si mangiano pizze, si bevono coche, si votano regole prima ancora di capirle.
Poi parte l'asta.
ROYAL LANCERS Chiamano per primi, dall'alto dei loro 9 punti in classifica e 47 crediti in cassa. E viste le premesse, gli acquisti di Cambiasso e Montolivo sono più del massimo che si potesse sperare a York. Prima delle dieci e mezza il Presidente LFF-II, vittima del caldo torrido e della noia (cosa vuoi fare con 47 crediti prima delle dieci e mezza?) è già nudo che sembra quasi Nick. All'una se ne va in direzione Pavia con un mezzo sorriso e l'idea che alle quattro e mezza deve tornare indietro per aprire il SSSupermercato.
SQUIRTEAM Dopo aver vinto la lotta contro la temibile censura di Lega (un giorno ci perdonerete per aver posto il veto sul nome IlMioEnormeCazzo) il nuovo duo Squirteam si produce in numeri d'alta scuola. Dopo aver chiamato quasi tutti i giocatori già tesserati nelle squadre degli altri, si convincono di poter vincere tutto, come quando c'erano Amoruso, Bianchi e Riganò. Così chiamano Pellé. Il nuovo D.S. Pedro si fa riconoscere perché dei due è quello vestito. E perché alle nove e quaranta comincia a tentare la fuga.
SILICON VALLEY TEAM Come rovinarsi in due semplici mosse: comprando Forlan alla prima chiamata per 96 crediti su 112 e Miccoli all'ultima per 9 su 9. Marcello piange tutta la sera sulla sua impulsività, poi alla prima giornata quei due mettono tre pappine e io perdo quattro a tre. Vabbé. Certo che a comprare solo tre giocatori nelle prime due ore d'asta (e che giocatori, dopo Forlan solo Lucchini e Bonucci) si frullerebbe i maroni anche il Dalai Lama.
HELLRAISER Arriva alla Tavola Ovale con un solo obiettivo: comprare un attaccante buono. Se ne va con Del Piero, Pasquato e Granoche. E' che gli capita la sventura di avere gli stessi obiettivi della Viola, con cui perde tutte le aste solo perché il Marcia ha il piccolo vantaggio di avere il quadruplo dei suoi crediti. Mentre tutti intorno ridono si consola portando a casa, dopo un epico testa a testa con i Campioni baschi, El Nano Moralez, che all'esordio ne picchia su due. Alla fine, visto che è tardi, i fratelli Solovernice spengono le luci e lo chiudono dentro che ancora sta finendo di acquistare i terzi portieri per loro.
VIOLA Dopo tre anni passati ad accumulare crediti, finalmente il buon Marcia li spende. Resta da capire se bene. Secondo noi sì, se non altro perché stavolta non compaiono nella rosa Viola i nomi di Favalli, Papastathopulous e Dzemaili. Sceglie i suoi nomi, Chiellini, Cissé, Birsa, e li porta a casa tutti (credo non abbia perso neanche una delle aste a cui ha partecipato, e vorrei ben vedere). Alla fine saluta tutti con fare aristocratico, senza dire a nessuno che stavolta un po' ci crede.
WILD BOYS Dopo essersi dimenticato nel cassetto la lista di vincolo il Diggì Solitario non perde l'appuntamento con l'asta. Dovendo comprare più giocatori degli altri parte subito forte e acchiappa Milito. Poi si eclissa tentando il collegamento telefonico con i suoi genitori, infiltrati a Malpensa durante lo sciopero generale della CGIL, fino al punto di comprare Cetto La Qualunque, difensore, Palermo, un credito. Nessuno osa più sfidarlo alla gara dei tricipiti addominali su sedia e lui ne soffre un po'.
BOBOLAUZEN TEAM Si presenta vantando la squadra più forte della Sega, se ne va sostenendo di avere la squadra più forte del Mondo. E lo dice dopo aver comprato Vacek, Brighi, Gattuso e Antonsson. Certo, lo sappiamo che ai cinque attaccanti da cento gol si è aggiunto anche Klose (che fino a un'ora prima per il Presidente Corte Senior era "nonno Klose"), ma finché non si potrà giocare col 2-2-6 toccherà anche a loro far della fatica.
ATLETICO BILBAO Il Presidentissimo dei sei scudetti riceve tra gli onori il Grande Coppone e la Seconda Coppa Celebrativa. Ad ogni chiamata declama le virtù della nuova filosofia Bilbao, la linea giovane, il centrocampo roccioso, l'elogio del modificatore. Poi butta il grosso del suo budget su Denis e non capiamo il perché. Ha vinto più di tutti, quindi sostiene di poter parlare fino all'anno prossimo. Non gli si può dar torto, soprattutto perché quando parla ci fa un sacco ridere.
Bilancio della serata
Aspetti positivi: avevamo la Coca Cola vera. Aspetti negativi: nel Saloon c'erano 43 gradi.
Frasi celebri
Giulio: Quanto siamo per Chiellini? Tutti: 24. Giulio: Per chi?
Viola: Chiamo Oddo a 1. Hellraiser: Oddo e' rigorista! Bobolauzen: Due!
Anonimo: Moralez e' il centrocampista più forte che c'è!
Anonimo: Denis è un +3 che cammina!
Tutti: Chi chiamate? Squirteam: Churchill! Tutti: Churchill??? Winston Churchill??? Squirteam: No, Cerci! Tutti: Ma ce l'ha il Corte! Squirteam: Hernandez! Tutti: Ma ce l'ha Fez! Squirteam: Mutu! Tutti: Ma siete cretini? Squirteam: Va be', Dias! Tutti: Ma vavangulo.
VIOLA Abbiati, Inler e Pato sono tre big. Lucio e Giaccherini quasi. Lo scambio col Bilbao da solo vale una stagione, ancora di più dopo che i baschi hanno rinunciato a Chiellini. Mezzo punto in più per aver trattenuto Pellissier. Altro mezzo per il bilancio (all'asta con 425 crediti). PARSIMONIOSI Voto: 8
HELLRAISER Rivoluzione! E' stato uno dei mercati più movimentati in casa Hell, con tante trattative mirate. Obiettivi raggiunti dopo due mesi di erosione delle balle altrui: D'Agostino, Pirlo. Obiettivi raggiunti per caso all'ultimo minuto: Nesta. Incognite sui ritorni di Gilardino e Frey (pagarlo 17 sarà stato meno del prezzo d'asta?) OCULATI Voto: 7.5
ROYAL LANCERS Dalle stelle alle stalle. Ottimi gli arrivi di Julio Cesar, Hamsik, Vargas, Matri. Terribili quelli di Zarate e Krasic. Catastrofico presentarsi all'asta con 47 crediti. Ma sono comunque 10 in più dell'anno scorso. ESUBERANTI Voto: 7
ATLETICO BILBAO Il Presidentissimo ama il rischio, punta ancora su Jovetic e Marchetti, due che non giocano da un anno. Bene Cavani, Lazzari per Pirlo ha senso solo per i 15 crediti. Prendere Chiellini e non confermarlo a 17 è da galera (non costerà certo meno nel Praticar Saloon). SPERICOLATI Voto: 6.5
SILICON VALLEY TEAM Poche manovre, tutte all'ultimo minuto. Si è fatto quel che si è potuto tra Islande e attaccanti fuori rosa. Bene tenere Hernanes, bene prendere Floccari (ma all'asta sarebbe andato a più di 45?). Incomprensibile la scelta di Van Bommel, anche perché il centrocampo era il ruolo più coperto. MODERATI Voto: 6
BOBOLAUZEN TEAM Dopo 147 offerte respinte per Di Vaio bisognerebbe capire che non ce n'è. E pazienza se poi avranno sbagliato gli altri. Incaponirsi sul tentativo di sbolognare il bolognese è stato il principale errore, se non altro perché ha tolto tempo ad altre possibili trattative. Più o meno come Marotta con Amauri. TESTARDI Voto: 5.5
NEW TEAM 03 Lo scambio volante Totti-Matri è figlio dell'istinto e della fretta della nuova società. D'altro canto Maicon e Lichtsteiner potrebbero non essere male. Notevole la vendita di Van Bommel, non ci avrei scommesso una lira. FRETTOLOSI Voto: 5
WILD BOYS Immobilismo più totale. L'unico acquisto, Giacomazzi, non è stato confermato. Dimenticarsi di consegnare la lista di vincolo poi è la tipica ciliegina sulla merda. ASSENTI Voto: 4
GIORNATE
Atletico Bilbao [-]
Bobolauzen Team [-]
Silicon Valley Team [-]
Wild Boys fbc [-]
Hellraiser [28,30,31]
Royal Lancers [31,32]
Viola [-]
De Ligt e Castigo [16,30]